domenica 5 giugno 2011

Nel mezzo del cammin di nostra vita...

Sono passati 30 giorni dalla nascita del progetto omeopatiarimedi.it, siamo a metà strada, ma ho avuto poco tempo da dedicare al progetto. Avevo previsto di dedicare almeno 30 minuti al giorno e in realtà ho lavorato solo sei giorni. Il sito è ancora molto scarno per quanto riguarda i contenuti e dato che "Content is the king" non posso pensare che sia possibile avere un valore sul web.

Il sito è comunque strutturato bene in quanto anche con solo 10 rimedi omeopatici e altrettante domande e risposte arrivano dai motori di ricerca in media 5 visitatori al giorno. Per essere un sito con 20 pagine di contenuto e back link provenienti solo da questo sito comunque non è male!

Il posizionamento con le parole chiave prefissate su google.it è ancora lontano da raggiungere, ma almeno con la parola chiave "omeopatia rimedi" il sito si trova a oggi in seconda pagina, alla posizione 14. Per le parole "omeopatia" e "rimedi omeopatici" non è ancora nei primi 100.

Per valutare le visite al sito e come è tecnicamente costruito utilizzo i classici strumenti forniti da Google: Analytics e webmaster tools. Per attivarli basta avere un account google e associare il proprio sito a ciascun strumento.

Tramite Analytics si può valutare la provenienza dei visitatori, le parole chiave utilizzate dagli utenti su google, il tempo di permanenza sulle pagine, il percorso seguito dagli utenti, le pagine di maggior interesse e quelle meno visitate, ecc.. insomma si può tracciare un diagramma di efficacia e interesse dei contenuti.

Con Webmaster Tools, si vanno a verificare punti più tecnici, come possibili errori nelle description, pagine non visualizzate correttamente, click relativi a particolari query di ricerca, link al sito e link interni, simulazione del google bot e così via.

Per favorire l'indicizzazione e la diffusione del sito, oltre a creare nuovo contenuto con conseguente aggiornamento del sito almeno bisettimanale, punterò a creare dei back link, ovvero dei link che riportino al mio sito all'interno di altri siti. Per fare che siano efficaci e quindi assumano un valore per google l'idea è che la pagina debba parlare di omeopatia, che i link puntino a sezioni ben specifiche del sito come

www.omeopatiarimedi.it/rimedi-omeopatici/
www.omeopatiarimedi.it/domande-e-risposte-omeopatia/

e far sì che nella pagina siano presenti il minor numero di link possibili ad altri siti.

Si tratta naturalmente di una tecnica White Hat SEO in quanto provvede alla diffusione dei propri contenuti in canali appositi tramite semplici link e descrizioni dettagliate di cosa il visitatore potrà trovare.

martedì 24 maggio 2011

importanza dei tag h1 h2 e h3 in ottica SEO

Oggi parlo dell'importanza dei tag h1, h2 e h3 in ottica SEO. Una delle caratteristiche del white hat SEO è proprio utilizzare tecniche lecite e buone per ottimizzare i contenuti all'interno del nostro sito affinché risultino più chiari e leggibili sia per l'utente finale che per i motori di ricerca.

Per raggiungere questo scopo, il W3C, ovvero l'ente che definisce come deve essere scritto il codice per il web, identifica alcuni tag che devono essere utilizzati all'interno di una pagina web affinché questa sia ben formattata.

I motori di ricerca, google per primo, ha recepito questa direttiva e ha adattato la sua ricerca nei contenuti affinché siano considerati maggiormente i siti le cui pagine contengono questi tag in modo corretto.

La direttiva dice: Use h1 for top-level heading. h1 is the HTML element for the first-level heading of a document ovvero il tag h1 va usato una e una sola volta all'interno del contenuto per definire il contenuto della pagina stessa. Il tag h2 verrà poi utilizzato un numero limitato di volte per definire le principali sezioni di contenuto mentre il tag h3 verrà utilizzato per evidenziare sottosezioni.
Avendo di default dimensioni diverse, per l'utente sarà importante l'importanza di ciascun titolo o titoletto e il motore di ricerca darà maggiore importanza ai contenuti del tag h1 rispetto a quelli dell'h2 e così via.

Una buona regola da seguire nel white hat SEO è quella di creare dei nomi di pagina il più simile possibile al contenuto del tag H1 in esse contenuto. Per fare un esempio, nel sito che sto costruendo chiamato omeopatiarimedi.it, la pagina che raccoglie la lista dei rimedi omeopatici avrà come URL: www.omeopatiarimedi.it/rimedi-omeopatici/ e il relativo tag H1 avrà come contenuto: "Rimedi Omeopatici".

Per tornare al progetto sull'omeopatia, ho inserito alcuni contenuti, veramente pochi per ora, ma il tempo è veramente tiranno, e aperto il sito agli utenti affinché google incominci ad indicizzarlo.
Mi aggiornerò sulla posizione relativamente alle parole chiave che mi interessano tramite questo semplice tool online: posizionamento su google.

Al momento sono in terza pagina per la parola chiave omeopatia rimedi, ma finché non ci sarà abbastanza contenuto, è giusto non riuscire a raggiungere la prima pagina.

Nel prossimo post vedremo come impostare alcuni utili tool di google per tener traccia delle visite degli utenti e per verificare che il sito sia costruito in maniera ottimale.

Mancano 41 giorni al termine del mio esperimento... sono curioso di vedere come andrà a finire!

martedì 17 maggio 2011

Content is the King regola fondamentale del White Hat SEO

Una volta impostata l'architettura informativa, inizia la parte più lunga della creazione del sito: la scrittura dei contenuti. Gli esperti SEO, in particolare quelli che si occupano della parte bianca del seo (whseo) ci insegnano da sempre che il metodo più sicuro per ottenere una buona posizione su google è costruire siti con tanti contenuti di buona qualità.

I contenuti possono avere diverse forme, ma in ogni caso devono essere validi e ben scritti, devono essere completi e interessanti e soprattutto devono coprire il più possibile tutti gli argomenti trattati dal sito.

Nel mio caso, per il sito omeopatiarimedi.it ho impostato 4 sezioni principali che a mio parere saranno importanti per gli utenti e inizierò a scrivere contenuti per esse. Le sezioni sono:
  • rimedi omeopatici
  • omeopatia
  • dalle malattie alle cure omeopatiche
  • domande e risposte sull'omeopatia
Mi ripropongo quindi di scrivere almeno 20 contenuti (Content is King!) per ciascuna sezione prima di rendere pubblico il sito, ma devo sbrigarmi perché mi sono accorto che è già stato indicizzato da google e, per il solo nome e titolo, è già in seconda pagina per alcune ricerche.

Scrivere i contenuti mi prenderà parecchio tempo, non si tratta di fare dei copia incolla, perché non è permesso e perché è importante che i contenuti siano originali, ben scritti e composti secondo alcune regole fondamentali del SEO quali la densità di keyword e il corretto utilizzo di grassetti e corsivi. Vedremo queste cose durante la stesura degli stessi probabilmente a partire da domani.

Mancano 48 giorni al test finale, ma oggi mi sento abbastanza confidente perché ritengo l'architettura semplice abbastanza e soprattutto comunicativa.

sabato 14 maggio 2011

Architettura informativa del sito per guidare i visitatori

Architettura informativa del sito ovvero come dire ai visitatori dove trovare quello che interessa loro! Potrebbe sembrare qualcosa non direttamente legata al SEO, ma in realtà è proprio il punto fondamentale, perché l'architettura informativa impostata negli URL è essenziale per chiarire ai motori di ricerca di cosa tratta il sito e come ne sono catalogati i contenuti.

Ho impostato il mio sito omeopatiarimedi.it in Joomla, o meglio ho incominciato a sistemarlo creando un menu principale e pensando all'architettura informativa. Non essendo pratico della materia, mi ripropongo di utilizzare l'esperienza di uno studioso dell'argomento: Gerry McGovern che nel suo libro The Long Neck, spiega quanto sia importante fornire ai visitatori di un sito ciò che cercano. La cosa che stupisce è quanto sia veritiera questa sua affermazione: All websites have a very small set of killer tasks that really matter to the customer. Web management is about perfecting the completion of these tasks.

Spesso ci scervelliamo per riempire i nostri siti di mille cose inutili senza focalizzarci su cosa veramente sia interessante e importante per l'utente.

Le prime domande da porsi sono:
  1. Cosa interessa veramente all'utente sull'argomento?
  2. In che modo l'utente cercherà queste informazioni sul web?
  3. Come e dove posizionare gli elementi dell'architettura informativa affinché siano visti e non evitati dall'utente?
  4. che risultato possiamo ottenere investendo del tempo nello studio di una buona struttura piuttosto che usarlo nella creazione dei contenuti?
Le risposte sono spesso strettamente legate al caso in questione, ma proverò a rispondere ad ognuna di queste domande per il mio caso, ovvero un sito web che parli di omeopatia e rimedi omeopatici in Italia.

  1. Non si può sapere a priori, ma ragionando un momento si può ipotizzare che il visitatore del sito sia principalmente interessato a conoscere i rimedi omeopatici utili a curare i suoi sintomi o le sue malattie. Difficilmente un visitatore cercherà la definizione di omeopatia, la storia o altre cosa simili che sono già ben presenti sul web. Scopo del sito quindi sarà fornire al visitatore un modo di navigare per sintomi e trovare i rimedi o di navigare per rimedi sentiti al fine di verificare se veramente potrebbero essere efficaci per i propri sintomi
  2. Mi aspetto che i visitatori del sito arrivino sia dai motori di ricerca che dagli svariati blog sull'argomento. L'architettura informativa deve riflettere le parole chiave che voglio far trovare (le considererò le mie categorie) e tutti gli articoli che scriverò dovranno essere parte di una categoria e definire altre parole chiave più dettagliate. Ad esempio la parola chiave "rimedi omeopatici" sarà una categoria e un rimedio specifico avrà un URL del tipo omeopatiarimedo.it/rimedi-omeopatici/nome-rimedio. Il motore di ricerca saprà che il nome del rimedio sarà classificato fra i rimedi omeopatici e userà queste informazioni per canalizzare l'articolo in una specifica area di interesse.
  3. In questo caso mi atterrò agli standard e mi riproporrò di effettuare dei test A/B in seguito. Posizionerò quindi il menu principale con le categorie in alto a sinistra, che è la prima parte visualizzata dall'occhio umano e mi limiterò ad un solo menu principale di navigazione. La navigazione all'interno di ogni singola categoria avverrà per tag. Questa soluzione è abbastanza standard, ma è troppo presto per valutare questo fattore. Non so ancora esattamente i contenuti che andrò a mettere nel sito!
  4. Il tempo dedicato all'architettura informativa è il tempo meglio speso! Prova a pensare di dedicare 3 ore a scrivere contenuti; riuscirai a sfornare se va bene 3 articoli buoni, ma se gli articoli stessi poi non saranno raggiungibili dagli utenti in maniera facile e con pochi click finirà che nessuno li leggerà! Dedicando invece 2 ore all'architettura informativa e un'ora ai contenuti farai sì che il tuo unico articolo sarà raggiungibile facilmente dai tuoi visitatori con il risultato di ottenere un numero di visite decisamente maggiore. Inoltre d'ora in poi tutti gli articoli che scriverai saranno più facili da organizzare. Infine pensa cosa accadrebbe se ad un certo punto ti accorgessi che il sito va riorganizzato perché impostato male... gran parte degli URL cambierebbero con il problema connesso di non essere più raggiungibili e saresti costretto a impostare un sistema di redirect massiccio per non perdere ranking. Morale della favola è: pensaci bene prima di definire le categorie perché poi cambiare non sempre è così immediato!
Bene, passo quindi a rivedere le mie decisioni sull'architettura informativa del mio sito omeopatiarimedi.it e poi passerò a valutare altri fattori importanti.

Intanto sono passati 9 giorni dal primo giorno e me ne rimangono solo 51! Il tempo stringe, temo che non ce la farò... soprattutto se come in questo caso non ho avuto modo di mettere le mani sul sito per 4 giorni... ma non si sa mai! :-)

domenica 8 maggio 2011

Primi passi verso la realizzazione di omeopatiarimedi.it con joomla

Il dominio omeopatiarimedi.it è finalmente stato correttamente registrato e impostato.
A questo punto non mi resta che incominciare a famigliarizzare con Joomla, il Content Management System (CMS) che ho deciso di utilizzare per lo scopo. Solitamente quando realizzo un sito mi piace crearlo da zero programmandone tutte le più piccole funzionalità, ma in questo caso la scadenza è alle porte... mi sono dato un tempo massimo di 60 giorni per scalare le classifiche di google.it e farsi aiutare da una piattaforma esistente, professionale e nel mio caso gratuita è di certo la soluzione migliore.
Parto quindi ad installare sul mio server joomla tramite semplicissimo applicativo Fantastico Deluxe già presente nel mio pannello di controllo cPanel. Bastano 4 click e mi ritrovo una versione perfettamente funzionante di joomla sul server.
Ora mi metto sotto con lo studio di come funziona joomla stesso tramite questi video che mi pare siano molto ben fatti: video tutorial.

La cosa mi prenderà circa un'oretta credo quindi per oggi il mio lavoro termina qui. Sono passati già 3 giorni e ne rimangono quindi 57 al termine della sfida. La prossima volta probabilmente imposterò un semplicissimo sito con una sola pagina di contenuto e l'aggancerò ai principali strumenti di google per il monitoraggio dei siti. Google Analytics e i Webmaster Tools.

venerdì 6 maggio 2011

whseo.it è nato il nuovo sito

Ieri, scrivendo il post, mi son reso conto di quanto mi piacesse il nome di dominio whseo.it ed ecco qui: ieri sera l'ho registrato e oggi ho messo su una semplicissima paginetta che permetta di reindirizzare proprio a questo blog, al mio sito internet personale, marcoanselmo.com e al mio profilo su LinkedIn.

Questo solo per dire che oggi non scriverò oltre sull'indicizzazione, anche perché l'altro dominio che ho chiesto di registrare, ovvero omeopatiarimedi.it è ancora in fase di registrazione. Va sempre considerato che non tutti i provider riescono ad effettuare registrazioni rapide, a volte per causa loro a volte a causa di ritardi del NIC.

Comunque mancano 59 giorni alla conclusione del mio esperimento e ancora non ho fatto nulla di concreto per il sito interessato... ma il risultato ottenuto per WHSEO mi piace molto!

giovedì 5 maggio 2011

Inizio del progetto. Hello WHSEO!

Scopo principale: apprendere le tecniche di White Hat SEO con esperienza sul campo e specializzarmi in un nuovo settore

Primo esperimento creare un sito con la parola chiave "omeopatia". Arrivare nei primi 5 risultati su google.it con le parole chiave: omeopatia e rimedi omeopatici o medicinali omeopatici. Ottenere un PageRank di 4/10. Tempo utile per la realizzazione: 60 giorni. (è un azzardo, lo so, ma tentar non nuoce!)

Scopi secondari: creare un sito che possa essere trampolino di lancio, a pagamento, per aziende e farmacie omeopatiche ed eventualmente valutarne la vendita ad un'azienda che lo gestisca o che lo possa utilizzare per annunci AdSense o simili

Elementi di contorno: realizzazione di un blog (questo :-)) che descriva tutte le varie fasi della realizzazione e ne riporti i risultati ad intervalli regolari

Tempi previsti: circa 30 minuti al giorno di lavoro tecnico + il tempo necessario per scrivere questo blog. Fine del progetto fra 60 giorni.


Si parte!

Omeopatia e rimedi omeopatici. Dal concetto al nome di dominio.

Prima cosa da fare per scalare le classifiche nei motori di ricerca e per raggiungere le prime pagine, è definire l'argomento del nostro sito, valutare le possibili parole chiave che gli utenti di internet potrebbero digitare nei motori di ricerca per raggiungerlo e scegliere un nome di dominio che possa essere semplice, intuitivo e il più possibile attinente all'argomento.

La mia idea è piuttosto semplice, voglio creare da zero un sito che mi permetta di uscire in prima pagina in google.it per le parole chiave omeopatia e rimedi omeopatici. Meglio ancora sarebbe raggiungere le prime 5 posizioni. non so praticamente nulla dell'argomento, ma va di moda e io ci provo. Non considero per il momento altri motori di ricerca diversi da google, ma vedremo più avanti che anch'essi giocheranno un ruolo fondamentale nel posizionamento.

Parto con il brainstorming (mono brain perché sono da solo) per trovare il nome di dominio migliore. Per ogni idea verifico che sia libero sul sito del nic.

omeopatia.it - preso :-(
omeopatiaerimediomeopatici.it - libero :-)
omeopatia-rimedi-omeopatici.it - libero :-)
medicinali-omeopatici.it - libero :-)
medicinaliomeopatici.it - preso :-(

Mi viene in mente che sono presenti degli elenchi di parole più cercate da google per completare e correggere le ricerche degli utenti, così vado su https://adwords.google.it/ nella sezione Keywords ideas e scopro che i termini più ricercati sono:
omeopatia ha 135000/mese -> tutti i domini sono presi
omeopatia rimedi ha 27100/mese -> omeopatia-rimedi.it, omeopatiarimedi.it e rimedi-omeopatici.it sono domini liberi :-)

Dato che a mio parere funzionano meglio i domini senza trattino, anche se sono meno leggibili per gli utenti, decido di prendere omeopatiarimedi.it e per semplificarmi la vita mi informo sul più performante CMS gratuito che mi permetta di implementarlo. Conoscendo di nome Joomla e WordPress mi informo sulle differenze fra i due qui: http://www.joomla.it/articoli-della-community/4488-joomla-and-wordpress-una-questione-di-modelli-mentali.html

Decido per Joomla perché mi convince il pattern MVC su cui si basa. Non so molto di php, sono uno sviluppatore Microsoft, ma dato che ultimamente lavoro in MVC.NET e ne apprezzo le potenzialità e la chiarezza nella scrittura del codice, la decisione è presa.

Ora registro il dominio su un fornitore che conosco e che so essere molto rapido nella gestione di qualunque criticità, chiamato LineaHosting e che permette di gestire siti Joomla nella versione desiderata, la 1.5.

Prima però creo questo blog per condividere il mio esperimento. Lo chiamo WHSEO (White Hat Search Engine Optimization) esperimenti sul campo con indirizzo whseo.blogspot.com

Finito il tempo, rimando alla prossima puntata quando il dominio sarà registrato e lo spazio attivato.